Dai sedici annoi compiuti in là, sui verbali d’invalidità viene riportata una “percentuale di riduzione della capacità lavorativa”. E’ questa un’espressione fuorviante, risalente a una norma del lontano 1971 (Legge 118/71): è ovvio infatti che la capacità lavorativa dipende da moltissimi fattori. Una persona in carrozzina, con determinati ausili, protesi o interventi sull’ambiente può perfino svolgere lavori che di norma richiedono l’utilizzo delle gambe o la posizione in piedi.
Fin dal compimento dell’età lavorativa, ovvero 16 anni, con il 46% è possibile l’iscrizione alle liste speciali del centro per l’impiego
Una volta maggiorenni, le agevolazioni in base alla percentuale d’invalidità sono le seguenti:
Dal 34%: fornitura di ausili e protesi
Dal 46%: iscrizione alle liste speciali del centro per l’impiego, una chance in più per cercare un posto di lavoro
Dal 67%: esenzione ticket e tessera gratuita per trasporto pubblico
Dal 74% al 99%: assegno mensile d’invalidità
Dal 75% (o “sordi”): due mesi di maggiorazione contributiva per ciascun anno lavorato, fino a un massimo di 5 anni di prepensionamento (in caso di cecità i mesi sono quattro all’anno, fino a un massimo di 10 anni di prepensionamento)
Al 100%: pensione d’inabilità
Aggiornato al: 28-9-2018
